Due Madri - il booktrailer - in libreria dal 14 aprile

venerdì 22 agosto 2008

Coincidenze e monocicli

Ho conosciuto Arthur quattro anni fa, in piena campagna elettorale per le elezioni americane. Insieme siamo stati a Washington, Seattle, Minneapolis, Boston... E' un giornalista polacco, di Radio Plus, una emittente cattolica che ringraziando il Cielo non raggiunge i livelli di integralismo di Radio Marija. E' una brava persona, un credente dalla fede solida e incrollabile, immensamente devoto a Giovanni Paolo II. Ogni tanto ci sentiamo e qualche giorno fa mi ha chiamato per darmi una notizia di colore. Una di quelle cose carine che tra una guerra e un disastro aereo vanno bene per alleggerire le pagine dei giornali. Due bizzarri individui di sua conoscenza - madre e figlio - avevano appena intrapreso un viaggio da Varsavia a Roma percorrendo lo stesso tragitto dei viaggi mariani di Giovanni Paolo II. Nulla di bizzarro per un percorso che centinaia di pellegrini polacchi fanno ogni anno, solo che Antek e Malgorzata avevano deciso di farlo lei in bicicletta e lui in monociclo. Cos'è un monociclo? Una bicicletta con una ruota sola. Assurdo, lo so, ma i polacchi sono gente parecchio strana. Fatto sta che si sono fatti duemila chilometri a tempo di record: hanno impiegato meno di 20 giorni. Tutto per rendere omaggio al loro Pontefice e per raccogliere i soldi necessari a comprare una sedia a rotelle nuova per un amico. Ieri Arthur mi ha avvertito via mail che sarebbero arrivati oggi e mi ha mandato qualche foto, nel caso avessi voglia di scrivere di loro. Me ne ero già dimenticato quando, andando al lavoro, lungo la Flaminia ho beccato un rallentamento. Ho masticato qualche maledizione: chi poteva mettersi a intralciare il traffico il 21 agosto? Poi ho visto e ho capito: una corpulenta donna di mezza età su una bicicletta e un ragazzo allampanato su un monociclo avanzavano scortato da una macchina pavesata di bandiere polacche. Erano loro! E, per quanto la città sia meno affollata del solito, è pur sempre una metropoli e le possibilità che io li incontrassi solo perchè sono uscito in ritardo di mezz'ora erano veramente irrisorie. Li ho superati nello stesso istante in cui si lasciavano alle spalle il cartello ROMA. In meno di un'ora avrebbero raggiunto San Pietro.
Appena arrivato in agenzia non ho avuto dubbi: era un segno che la notizia andava fatta. L'ho mandata in rete e anche sulla homepage del sito Agi. La trovate qui, finché non viene superata dagli eventi.

1 commento:

glopo ha detto...

Questa è una strana estate davvero. E le tue coincidenze sono una più bella dell'altra! Sei un vero record-man: mai sentite così tante in un tempo così ravvicinato :-)