Due Madri - il booktrailer - in libreria dal 14 aprile

giovedì 29 gennaio 2009

Ma questo Obama?

In redazione ne parliamo poco. Per scaramanzia, forse, perché due guerre in otto anni - e neppure finite - sono più che sufficienti. O forse perché siamo ancora impegnati a cercare una sola cosa buona per la quale George W. Bush meriti di essere ricordato. Fatto sta che di cosa dobbiamo aspettarci da Barack Obama, quasi non ne parliamo.
Ma fuori dalla redazione le cose cambiano. Quando mi capita di dire che mi occupo di politica estera, c'è sempre qualcuno che mi chiede "Ma questo Obama?". E' una domanda che me ne ricorda molto un'altra, che sentivo ripetere ogni volta che uscivo con un mio amico che a Palermo un volto piuttosto noto della tv. Ovunque andassimo - al bar, al ristorante, in edicola o in un locale - c'era sempre qualcuno che lo riconosceva e gli chiedeva "Ma questo Palermo?". Credendo così di interpellare una specie di oracolo calcistico in un'epoca in cui i RosaNero la serie A la vedevano solo in televisione. Ogni volta il mio amico rispondeva con un saggio "ora vediamo" che significava tutto e niente, per la semplice ragione che si occupava di cronaca nera e non di sport e che del Palermo Calcio non ne capiva un accidente.
Ora io non sono Sergio Romano, ma una mia idea su Obama me la sono fatta. Ed è composta da un sano mix di speranza, ottimismo, scetticismo e curiosità. Lo stesso mix sintetizzato a meraviglia da questa vignetta pubblicata dall'Herald Tribune il 27 gennaio. Per chi mastica poco l'inglese, c'è un Bush in divisa da poliziotto e armato di nodoso randello che lascia una stanza dopo aver pestato per bene il Mondo. Vedendo entrare un altro agente - Obama - il Mondo dice "quindi tu dovresti essere il poliziotto buono".
Ecco, è più o meno quello che penso anch'io.


lunedì 26 gennaio 2009

Da domani si va in bestseller!

Ci siamo: domani Il Corruttore uscirà in edizione bestseller. Per i non addetti ai lavori, ancorchè con un nome benaugurante, le edizioni bestseller dei libri Piemme sono la versione tascabile dei romanzi che sono andati paricolarmente bene. E, va detto, Il Corruttore ha fatto il suo dovere. E' passato meno di un anno dalla sua uscita nelle librerie e confesso che quando mi hanno annunciato che sarebbe uscito in bestseller sono rimasto un po' così. Pensavo che fosse troppo presto, ma poi sono bastati gli sguardi attoniti della mia agente e di un paio di amici più addentro di me alle dinamiche editoriali per farmi capire che in realtà è un grande traguardo. Desidero informarla che le abbiamo trovato un cuore e La notte dei sospetti non hanno avuto questo onore e il risultato è che il primo si trova solo su siti come ibs.it o bol.it e che il secondo è andato esaurito e chi vuole leggerlo deve andare in biblioteca. E, in considerazione della quantità di mail che mi sono arrivate da lettori che chiedono dove trovare i miei precedenti romanzi, è un peccato. Ma questa è un'altra storia: quello che conta ora è che Il Corruttore sia entrato in catalogo e che da domani sarà ovunque, con la sua graziosa veste tascabile.

giovedì 15 gennaio 2009

Quota periscopio

Non sono scomparso. Navigo a quota periscopio perché sono alle battute finali del nuovo romanzo e allo stato attuale sono la persona più noiosa della Terra: penso solo alla storia che sto scrivendo e parlo solo della storia che sto scrivendo. Piuttosto che ammorbare i lettori di questo blog con le chiacchiere da esaltato con cui sto tormentando mia moglie e i miei amici preferisco aspettare qualche giorno e... pensare ad altro.
Mancano 15 giorni alla consegna.

giovedì 1 gennaio 2009

Salinger ha 90 anni, Holden è sempre giovane

Non ci sara' una festa o, se ci sara', saranno solo gli invitati - senza dubbio un pugno di persone - a saperlo. Senza dubbio comunque il novantesimo compleanno di J.D. Salinger passera' senza che lo scrittore piu' solitario e misterioso sorprenda i fan con una dichiarazione attesa da quasi quarant'anni. Giornali e riviste hanno rinunciato a mandare inviati a Cornish, il paesino del New Hampshire in cui Salinger si e' rifugiato dopo il successo del 'Giovane Holden', nella speranza di avere qualche pettegolezzo da un abitante. Neppure li' l'autore si fa vedere in giro e dagli anni '70, da quando ha smesso di concedere interviste e ha addirittura ottenuto l'intervento della Corte Suprema per impedire al critico britannico Ian Hamilton di citare le sue lettere in una biografia che stava preparando, ci si chiede come abbia impiegato il tempo. Secondo alcune teorie, Salinger non ha piu' scritto una parola dall'uscita di 'Hapworth 16, 1924', lungo racconto pubblicato sul numero del 19 giugno del 1965 della rivista 'New Yorker'. Secondo altre non ha fatto che scrivere ogni santo giorno in attesa di bruciare tutto prima di morire e secondo altre ancora nella sua casa c'e' una cassaforte piena di manoscritti che dovranno essere pubblicati solo dopo la sua scomparsa. Nato nel giorno di Capodanno del 1919, debutto' con alcuni racconti pubblicati dalla rivista 'Story' nel 1940, ma due anni dopo fu arruolato nell'esercito e partecipo' allo sbarco in Normandia: un'esperienza destinata a segnare profondamente il suo stile. Nel 1948, con il racconto 'Un giorno ideale per i pesci banana' fece la sua comparsa la famiglia Glass, destinata a essere protagonista di quasi tutti i racconti e romanzi di Salinger a eccezione proprio del 'Giovane Holden' che continua a vendere 250mila copie l'anno. Vennero poi i romanzi 'Franny e Zoey', 'Alzate l'architrave, carpentieri' e 'Seymour, un'introduzione'. Turbolenta la sua vita familiare: dopo un matrimonio lampo con una donna tedesca conosciuta al termine della guerra, si sposo' nel 1955 con Claire Douglas, dalla quale ebbe due figli: Margaret e Matt. Finito nel 1967 anche questo matrimonio, intreccio' un'intensa relazione di un anno con la diciottenne Joyce Maynard per poi sposare, negli anni '80, quella che e' la sua attuale moglie: Collen O'Neill.