Non so come gli sia venuto in mente, ma mentre l'orario del mio volo si avvicina in modo inquietante e siamo ancora imbottigliati nel traffico di Pechino, l'autista decide di lanciarsi in un pistolotto sull'influenza A. La sua teoria, in sintesi, è che la gloriosa Repubblica Popolare cinese ha la "potenza" per affrontare il virus, mentre noi europei e soprattutto gli americani siamo spacciati. Non so cosa rispondere, ma uno sguardo eloquente della mia interprete mi risparmia questa fatica. Per fortuna un attimo dopo l'autista si lancia in un soliloquio su quanto sono fortunati i dipendenti di China Radio che anche se non guadagnano molto possono guidare auto (europee) come Audi e Mercedes. Incoerenze cinesi. Incrociamo un'Audi TT guidata da una donna e scatta un altro sproloquio. "Deve avere un sacco di soldi" dico. "Più probabile che abbia un uomo con un sacco di soldi" mi corregge la mia interprete. Lungo la strada si profila il grattacielo della Cctv distrutto da un incendio prima che vi fosse trasferita parte della mastodontica tv cinese. "Un regalo al popolo" lo chiamano i pechinesi con insolita ironia riferendosi ai miliardi di yuan che sono andati in fumo in questa carcassa annerita e malamente piegata su se stessa.
Nessun commento:
Posta un commento