Il primo test, forse tutto sommato il più vero, è superato. La giuria degli studenti del Premio Strega mi ha dato 9 voti. Non male, visto che In terra consacrata è uscito il 28 aprile e che non ho potuto contare sulla campagna di promozione che gli altri candidati, usciti molto prima, hanno potuto portare avanti nelle scuole con l'iniziativa un anno stregato della Fondazione Bellonci.
E non male soprattutto in considerazione che su 12 candidati mi sono piazzato esattamente a metà - sesto - prendendo più voti di due dei favoriti: Andrea Vitali (1) e Antonio Scurati (5). Mi ha lasciato perplesso l'unico voto tributato dai ragazzi a Gaetano Cappelli, che evidentemente non è ancora riuscito a far breccia nel cuore delle nuove generazioni, mentre non mi ha stupito la vittoria di Tiziano Scarpa (24 voti) e la buona affermazione di Linda Ferri che raccontano, modo diverso, la storia di due adolescenti. Segno che per conquistare il pubblico giovane (i lettori del futuro) bisogna raccontare la loro età senza per questo dover necessariamente essere dei Moccia.
E non male soprattutto in considerazione che su 12 candidati mi sono piazzato esattamente a metà - sesto - prendendo più voti di due dei favoriti: Andrea Vitali (1) e Antonio Scurati (5). Mi ha lasciato perplesso l'unico voto tributato dai ragazzi a Gaetano Cappelli, che evidentemente non è ancora riuscito a far breccia nel cuore delle nuove generazioni, mentre non mi ha stupito la vittoria di Tiziano Scarpa (24 voti) e la buona affermazione di Linda Ferri che raccontano, modo diverso, la storia di due adolescenti. Segno che per conquistare il pubblico giovane (i lettori del futuro) bisogna raccontare la loro età senza per questo dover necessariamente essere dei Moccia.
Ma soprattutto è stata una serata molto carina. Serena Dandini in grandissima forma ha messo tutti a proprio agio smussando qualunque spigolo da evento cultural-palloso e riuscendo a sostenere l'insostenibile: una interminabile intervista con il timissimo Paolo Giordano al quale ha strappato parole con la stessa determinazione con cui si estrae un dente del giudizio.
Ma si respira già l'odore aspro della semifinale. A margine non sono mancate le polemiche, soprattutto sulla lenzuolata di Giorgio Vasta su Repubblica alla vigilia del voto (definita da qualcuno un endorsement verso la cinquina). Io nel mio giorno di riposo non apro i giornali e confesso di non averla ancora letta, ma non ho potuto fare a meno di far notare a Giorgio (sulla cui buonafede sono pronto a mettere la mano sul fuoco) che tanti anni lontano da Palermo gli hanno fato dimenticare la regola numero uno: mai fare i nomi.
Domani sera la resa dei conti a Casa Bellonci, con la designazione della cinquina.
I boatos danno per scontato l'ingresso di Scarpa, Vitali e Scurati. Io dico che uno dei due posti restanti andrà a Cesarina Vighy. Per l'ultimo slot... incrociamo le dita.
I boatos danno per scontato l'ingresso di Scarpa, Vitali e Scurati. Io dico che uno dei due posti restanti andrà a Cesarina Vighy. Per l'ultimo slot... incrociamo le dita.
1 commento:
In un'altra votazione per lo Strega, quella dei circoli della Dante Alighieri, i lettori erano adulti. Ieri sono state rese note le prime posizioni:
Scarpa 38, Scurati 28, Bologna 25, Ferri 18, Cavina 17, Vighy 17.
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