I siciliani hanno potuto leggere del Corruttore sull'edizione di Palermo di Repubblica e sul Giornale di Sicilia. Senza alcuna ombra di piaggeria voglio ringraziare Marcello Benfante e Gianpiero Cinque che hanno colto l'essenza del romanzo. Presto i loro articoli saranno disponibili nella rassegna stampa del sito http://www.ugobarbara.it/ e in attesa ne riporto alcuni passi:
Da Repubblica del 16 aprile:
"Con Il Corruttore Barbàra si conferma uno dei più interessanti esponenti di quella che potremmo definire con facile etichetta la 'scuola giallista palermitana'. In realtà la sua ultima fatica si discosta alquanto da una sovrabbondante produzione riconducibile grosso modo al mistery o al noir e sembra invece lasciarsi ispirare dagli enigmi dell'etica e dalla loro fatale intersecazione con quelli del crimine (...) In questa complessa e avvincente tramatura, Barbàra gestisce con sicura perizia l'intricato gioco di personaggi e situazioni, dando vita a una riflessione di lungo respiro sull'incubo più inquietante della società contemporanea, ovvero la pervasiva inquisizione delle vite degli altri"
Dal Giornale di Sicilia del 15 aprile:
Facendosi specchio di una società marcia, il romanzo di Barbàra svolge un intreccio in cui gli avvenimenti, i segreti rapporti di forza e le cose non dette contano quanto i fatti e i discorsi espliciti.
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