E' fatta: In Terra Consacrata è in finale al Premio Scerbanenco. Certo non sarà facile: dovrò vedermela con Donato Carrisi, Marco Vichi, Elisabetta Bucciarelli e Maurizio De Giovanni, ma vorrei che la due giorni di Courmayer - 8 e 9 dicembre - fosse innanzitutto un'occasione per fare nuove conoscenze e divertirsi. Non c'è alcun buonismo in questo: parto consapevole di avere le carte in regola per vincere e so già che se non dovessi farcela ci resterei malissimo. Mi piacerebbe però che l'atmosfera fosse quella dell'anno scorso: una sconclusionata comitiva di scrittori che si ritrova quasi per caso in mezzo a due metri di neve a parlare di letture e scritture, di fesserie e di cose serie, magari senza darsi troppe arie. Sarebbe bello, no?
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