Ecco cosa hanno scritto di me gli amici della domenica Roberto Alajmo e Giovanni Pacchiano nella nota di presentazione della mia cadidatura al Premio Strega
Succedono già troppe cose in Italia per potersi permettere il lusso di inventarne altre. In terra consacrata di Ugo Barbàra è un romanzo che impasta la storia con la letteratura. Una trama nera cucita con abilità, riprendendo i fili della cronaca e annodandoli uno per uno. Ognuno saprà riconoscere una vicenda di cui i giornali si sono occupati a lungo, nel tempo, senza risultati. È il punto da cui si parte per raccontare trent'anni di vita italiana, fitti di misteri ancora irrisolvibili. Si passa da un piano temporale all'altro, da un regista linguistico all'altro: e sempre con padronanza. Infine, il tratteggio caratteriale dei personaggi: tutti ingredienti che rendono il romanzo degno di comparire fra i migliori della stagione.
Roberto Alajmo
Attraverso la ricostruzione romanzesca della vicenda del rapimento di una ragazza di quindici anni, scomparsa nel nulla a Roma negli anni Ottanta, Ugo Barbàra racconta, con passione e con sguardo critico, un quarto di secolo della vita civile italiana, nei suoi aspetti criminali ancor oggi non decifrati. Il libro è notevole anche per la rappresentazione fortemente chiaroscurata dei personaggi e soprattutto per alcuni memorabili ritratti di donna.
Giovanni Pacchiano
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