Mi è arrivata una risposta al post sui Fannulloni degli Istituti di cultura e, dato che proviene da una persona che una di queste strutture le dirige, sono meravigliato del contenuto. Mi aspettavo una difesa a spada tratta e invece leggete cosa scrive. Ometto il nome per tutelarne la privacy, se vorrà che venga reso noto basterà che me lo faccia sapere.
Ecco cosa mi scrive:
(...) nel 1988 avevo scritto un bellissimo disegno di legge al riguardo e che fu poi sostituito con una legge non male, ma come sempre vanno le cose italiane alquanto clientelare.
Il problema è che in Italia non si vuole mai fare una seria riforma ma solo, come ci ricorda il Principe Salina "cambiare tutto per non cambiare nulla", per ottenere che i posti di lavoro servano alle varie clientele e i fondi agli interessi personali di qualcuno o di gruppi di potere.
Purtroppo avevo buttato via il vecchio progetto che stava passando in parlamento e che nella fase finale è stato stoppato da Andreotti e De Michelis i quali hanno posto mano, insieme all'Amministrazione degli Esteri alla legge 401/90 che a parte l'aspetto clientelare delle nomine di "chiara fama" e di alcuni esperti non è una cattiva legge e che ha ripreso molti punti del mio vecchio disegno di legge.
Vorrei seguire quello che avviene ora con lo Sportello Unico del Commercio Estero e a chi farà a capo per capire dove vuole andare a parare questo Governo.
Io intanto mi riattivo per predisporre una nuova formulazione del testo che riprenda la filosofia del vecchio progetto che avevo già scritto.
(...) possiamo lavorare insieme a fare qualcosa di utile per far uscire questo Nostro Paese dal guado evitando che si ripeta la profezia del Principe Salina.
Ecco cosa mi scrive:
(...) nel 1988 avevo scritto un bellissimo disegno di legge al riguardo e che fu poi sostituito con una legge non male, ma come sempre vanno le cose italiane alquanto clientelare.
Il problema è che in Italia non si vuole mai fare una seria riforma ma solo, come ci ricorda il Principe Salina "cambiare tutto per non cambiare nulla", per ottenere che i posti di lavoro servano alle varie clientele e i fondi agli interessi personali di qualcuno o di gruppi di potere.
Purtroppo avevo buttato via il vecchio progetto che stava passando in parlamento e che nella fase finale è stato stoppato da Andreotti e De Michelis i quali hanno posto mano, insieme all'Amministrazione degli Esteri alla legge 401/90 che a parte l'aspetto clientelare delle nomine di "chiara fama" e di alcuni esperti non è una cattiva legge e che ha ripreso molti punti del mio vecchio disegno di legge.
Vorrei seguire quello che avviene ora con lo Sportello Unico del Commercio Estero e a chi farà a capo per capire dove vuole andare a parare questo Governo.
Io intanto mi riattivo per predisporre una nuova formulazione del testo che riprenda la filosofia del vecchio progetto che avevo già scritto.
(...) possiamo lavorare insieme a fare qualcosa di utile per far uscire questo Nostro Paese dal guado evitando che si ripeta la profezia del Principe Salina.
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