Sono convinto che Fermi non pensasse alla bomba quando maneggiava l'atomo e ne intuiva le potenzialità rivoluzionarie. E sono convinto che Bill Gates o chiunque abbia inventato la funzione copia e incolla per Windows, non avesse in mente schiere di studenti pigri e poco furbi che avrebbero saccheggiato il web per le loro tesi.
E invece è andata in un altro modo.
Ma c'è una storia in particolare che merita di essere raccontata, perché la dice lunga su quanto sia stato ingenuo io a fidarmi degli studenti e quanto possano essere stupidi alcuni di loro.
Tempo fa una studentessa ha discusso una tesi con me. Non era neppure una mia allieva: l'avevo ereditata da una docente che andava in pensione e che me l'aveva presentata con lodi sperticate. Effettivamente sembrava meno sprovveduta di altre, ma forse derivava dal fatto che avesse qualche anno più della media. Ma pazienza: era del vecchio ordinamento e sembrava appassionata al tema che aveva scelto per la tesi. Ha impiegato un bel po' di tempo per mettere insieme il materiale, ma io le ho dato una mano per intervistare alcuni esperti e trovare i libri giusti. Arrivati alla laurea si è presentata con un lavoro davvero notevole. Una delle migliori tesi su cui abbia messo le mani. E l'esposizione è stata brillante e accattivante. Perfetto! Si è beccata il massimo dei punti possibili e soprattutto i complimenti del Preside e la proposta per la pubblicazione.
Qualche settimana più tardi mi ha richiamato per sollecitare la pubblicazione e io mi sono rivolto al Preside perché fosse avviato l'iter. Morcellini, persona di grande generosità, si è dichiarato disponibile e la macchina si è messa in moto.
E subito si è fermata.
Sapete perché? Perché c'è una cosa che non sapevo e che evidentemente non sapeva neppure la mia tesista: la prima cosa che si fa su una tesi con dignità di pubblicazione è di verificare che non sia stata copiata da un altro lavoro. C'è un omino addetto a questo. Sta lì e si spulcia tutte le tesi. E siccome ha molta più esperienza di me, sa che basta fare dei carotaggi per scoprire la fregatura. Il carotaggio è semplicissimo: si prende un brevissimo paragrafo della tesi e si mette su Google. Se rispunta identico da un'altra parte, allora è copiato. Niente di male se c'è una citazione, ma se non c'è e - peggio - è stato copiato e incollato da un sito che si chiama tesionline.com, allora è una sòla.
Un paio di settimane fa ho ricevuto una costernata telefonata dell'omino di cui sopra. "C'è un problema con la tesi" mi ha detto, "dobbiamo parlarne di persona".
Mi sono trovato davanti a una persona che evidentemente si sentiva a disagio nel dovermi dire che mi ero fatto menare per il naso. "Ma non si preoccupi" ha aggiunto, "è in buona compagnia".
E' risultato che su 30 carotaggi compiuti, 25 sono positivi. Il che, se la matematica non è un opinione e la statistica ha ancora un qualche valore, significa che sei quinti della tesi sono copiati.
Niente pubblicazione, ovviamente, ma la cosa non finisce qua. Perché quello che probabilmente molti di questo furbastri non valutano quando si armano di copy and paste sono le conseguenze. Che sono pesanti. La prima, più probabile e immediata, è la revoca della laurea. La seconda, più grave, è la denuncia per truffa. Così questo genio del copia e incolla si troverà a 25 anni senza laurea e con un procedimento penale a carico.
Ma quello di cui davvero non riesco a farmi una ragione è: se l'aveva sfangata alla laurea, se si era beccata i complimenti e il massimo del punteggio pur avendo copiato a man bassa, perché mi ha richiamato per sollecitare la pubblicazione?
Forse ho la risposta: la generazione copia e incolla non solo non conosce vergogna, ma ha piena fiducia nel clima di impunità che pervade questo Paese. Bene: io non ho intenzione di fargliela passare liscia!
6 commenti:
...e mi raccomando, vai giù pesante!
Caro Barbàra, leggendo le sue parole sul "copia&incolla" mi è tornato in mente quanto diceva Tullio Gregory (decano della Treccani) con il quale parlavo tempo fa proprio di questa funzione, utilissima per certi versi, dannosa per altri. Secondo lui il copia&incolla è oggi fortemente responsabile della perdita della capacità di analisi e di sintesi dei ragazzi. In passato quando si andavano a ricercare informazioni su un argomento si leggeva un testo, si individuavano le parti utili e poi si riassumevano non potendo trascrivere interi brani. Questo era un allenamento importantissimo. Oggi invece è tutto più semplice: con parole chiave si trovano brani utili all'interno dei testi e poi, senza sottilizzare troppo, quei brani si inseriscono in un attimo nel testo in elaborazione. Benedetta tecnologia, usiamola certo! ma negli ambiti appropriati e come strumento al servizio della nostra mente, non come suo sostituto.
Il Custode D.C.
Vorrei dire la mia sull'articolo "Generazioni copia incolla" visto che sono una laureanda.Sto preparando la mia tesi di laurea e per avere maggiore materiale da poter usare sto navigando molto su internet. Anche io ho consultato il sito tesionline, ma non per acquistare la tesi e fare copia/incolla (anche perchè con il pc sono poco scaltra!!Sono allergica alla tecnologia, preferisco tanti fogli da riempire e una penna!) ma per trarre degli spunti. Infatti mi sono stati utili sia l'indice che la bibliografia di una tesi che in parte mi interessa e domani mi recherò in biblioteca per trovare i testi e continuare il mio lavoro.Come tutte le cose anche internet è positivo o negativo in base all'uso che se ne fa! E come tutti, ognuno di noi ha lati negativi e positivi e le nuove generazioni hanno il pessimo aspetto negativo di voler tutto subito e senza fatica.Forse anche perchè i genitori non insegnano ai propri figli che non basta aprire il portafoglio per avere le cose, che non si può sempre avere tutto.Non si insegna ai giovani di oggi che c'è un limite a tutto, non si deve avere tutto, ma si deve essere tanto: responsabili, educati, civili, parsimoniosi, si deve fare e al meglio il proprio dovere! Dalle mie parti si dice che "il pesce puzza sempre dalla testa" per dire che i figli sono il risultato dei genitori e sei genitori non insegnano che speranza c'è! Non colpevolizzo i genitori, ma è la realtà:loro ci educano, ci danno gli esempi positivi e negativi, siamo nelle loro mani! Lo so certo, ogni genitore agisce pensando di fare il meglio, ma non sempre è così. Sono cresciuta in una famiglia nella quale papà comanda e mamma spiega, sampre però d'accordo se si deve fare o no una cosa. Sono stata abituata a capire cosa è utile e cosa no; se una cosa mi serve davvere o è il caso che quei soldi li conservo per qualcosa di più importante; i soldi che i miei mi hanno dato sono stati sempre limitati ma proporzionati ai bisogni del tempo, e il di più mi è stata conservato per il mio futuro.Sono stata fortunata? Si lo so, sono stata tanto fortunata e anche se forse quando tutti i sabati i miei amici uscivano a mangiare la pizza e io ci andavo un sabato si e un sabato no mi arrabbiavo e ci rimanevo male, ora posso dire che è stato meglio così perchè sono cresciuta con un grande senso di responsabilità, a volte sono anche un pò tirchia ma non mi metto mai nella condizioni di disperarmi sia per questioni economiche che per altro. Sono fiera dei miei genitori e ormai grande li ringrazio per gli insegnamenti che mi hanno dato. E quando qualcuno dice "tanto lo fai solo tu e gli altri no, quindi che cambia" io rispondo che ho un mio pensiero, una mia personalità e se tutti nel loro piccolo facessero il proprio dovere tanti piccoli farebbero un unico grande.
Speriamo che anche i giovani siano ancora recuperabili, Barbara
"E' risultato che su 30 carotaggi compiuti, 25 sono positivi. Il che, se la matematica non è un opinione e la statistica ha ancora un qualche valore, significa che sei quinti della tesi sono copiati."
Beh a quanto pare per te la matematica è un'opinione, visto che i sei quinti della tesi mi sembra un pochino più del 100%. E anche se avessi scritto 5/6 avrei avuto qualche dubbio sulla statistica utilizzata. Comunque non conoscendo i fatti nei dettagli non è mia intenzione difendere la tesista né tantomeno di accusarla. Al di là di questo volevo sapere se possibile gli eventi successivi dato che sono passati 3 anni. La laurea è stata revocata?
Rispondo al più recente Anonimo e mi scuso per il refuso: 5/6. Ma questo non cambia la natura della truffa. Sulla revoca o meno della laurea della tesista, invece non so nulla. Ma qualche tempo fa lei ha incrociato ancora una volta la mia strada, nei panni di ufficio stampa di una qualche organizzazione non governativa. Non dubito delle sue capacità di persuasione, laurea o non laurea.
Mi domando: ma tecnicamente l'omino dei carotaggi non potrebbe essere ingaggiato prima? Se mi si risponderà di no, perchè i tempi pratici non lo permettono oppure perchè "agiamo in buona fede" mi domando allora quanto si specula sugli sbagli dei giovani: un bel giro di soldi, in sintesi, per favorire l'introiezione del comportamento onesto.
Massimiliano
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