La chiusura dell'Ospedale San Giacomo a Roma non è una faccenda locale come può sembrare. E' la prova provata (quella che ora si chiama smokin' gun) di quello che un gruppo di costruttori sta portando avanti da anni con il beneplacito delle amministrazioni Marrazzo e Zingaretti. A riprova che se pecunia non olet il mattone non ha colore, uno degli ospedali storici di Roma, essenziale per servire il cuore della capitale e sede di alcuni centri di eccellenza oltre che di un reparto di cardiochirurgia appena rinnovato, sarà smantellato per far posto a un prestigioso residence. Con la benedizione delle amministrazioni di sinistra. Altri due ospedali - il Forlanini (!) e il Regina Elena - chiuderanno i battenti a breve nell'ambito di uno scellerato piano di ridimensionamento della sanità pubblica in una città in cui la popolazione continua a crescere a dismisura.
Ma la vera quadratura nel cerchio è stata scongiurata. Chi si è accaparrato il palazzetto storico del San Giacomo è lo stesso personaggio che premeva perché il Pincio fosse sventrato e trasformato in un allucinante parcheggio che sarebbe stato funzionale solo e soltanto ai suoi interessi e a quelli degli ospiti del suo residence. Non sarà servito a molto, ma almeno un po' gli ha guastato la festa...
Ma la vera quadratura nel cerchio è stata scongiurata. Chi si è accaparrato il palazzetto storico del San Giacomo è lo stesso personaggio che premeva perché il Pincio fosse sventrato e trasformato in un allucinante parcheggio che sarebbe stato funzionale solo e soltanto ai suoi interessi e a quelli degli ospiti del suo residence. Non sarà servito a molto, ma almeno un po' gli ha guastato la festa...
1 commento:
GrazieUgo ti sono grato per il tuo racconto su Guadalajara
tonino bettanini
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