Ci sono cascato di nuovo. Dopo la sòla presa con Io uccido avevo giurato che mai più avrei dato retta ad Antonio D'Orrico. E invece la sua presentazione/esaltazione de La modista di Andrea Vitali su Sette mi ha affascinato e fatto venire voglia di leggerlo.
Del resto, mi sono detto, di Vitali non conosco nulla e magari è un buon romanzo per cominciare. Sono andato a dare un'occhiata su ibs.it e ho scoperto che invece Vitali lo conosco, eccome! Anzi posso vantarmi di essere stato uno dei suoi primi estimatori. Il procuratore, che Ibs riporta come uscito per Garzanti nel 2006, è in realtà del 1990. Lo aveva pubblicato Camunia (che credo pochi anni più tardi sia confluita in Giunti sotto la guida di Luca Crovi) con una copertina orribile e un prezzo per l'epoca esagerato: 20mila lire per neppure 150 pagine. Ma il libro era buono, anzi ottimo e meritava più del migliaio di copie (tiro a indovinare vedendo che la mia copia ha il bollino Siae numero 516) che l'editore aveva tirato. Così mi ero ripromesso di seguire questo giovane autore (aveva 34 anni). Ma anch'io ero parecchio più giovane e quella è rimasta una buona intenzione. Ricordavo il titolo e la storia, ma non l'autore. Male per me e buon per lui: è un bene che di uno scrittore si ricordino le storie e le emozioni che ha dato piuttosto che il nome senza che però venga alla mente almeno un titolo.
Ora voglio rinnovare il mio impegno e riprendere a seguire le tracce di Vitali. Qualcuno ha un titolo diverso da La modista per ricominciare?
Del resto, mi sono detto, di Vitali non conosco nulla e magari è un buon romanzo per cominciare. Sono andato a dare un'occhiata su ibs.it e ho scoperto che invece Vitali lo conosco, eccome! Anzi posso vantarmi di essere stato uno dei suoi primi estimatori. Il procuratore, che Ibs riporta come uscito per Garzanti nel 2006, è in realtà del 1990. Lo aveva pubblicato Camunia (che credo pochi anni più tardi sia confluita in Giunti sotto la guida di Luca Crovi) con una copertina orribile e un prezzo per l'epoca esagerato: 20mila lire per neppure 150 pagine. Ma il libro era buono, anzi ottimo e meritava più del migliaio di copie (tiro a indovinare vedendo che la mia copia ha il bollino Siae numero 516) che l'editore aveva tirato. Così mi ero ripromesso di seguire questo giovane autore (aveva 34 anni). Ma anch'io ero parecchio più giovane e quella è rimasta una buona intenzione. Ricordavo il titolo e la storia, ma non l'autore. Male per me e buon per lui: è un bene che di uno scrittore si ricordino le storie e le emozioni che ha dato piuttosto che il nome senza che però venga alla mente almeno un titolo.
Ora voglio rinnovare il mio impegno e riprendere a seguire le tracce di Vitali. Qualcuno ha un titolo diverso da La modista per ricominciare?
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