Due Madri - il booktrailer - in libreria dal 14 aprile

sabato 22 agosto 2009

Presentazione a Castellammare

E' andata bene. Molto bene. Temevo che la concorrenza di Fiorella Mannoia in concerto a Segesta (ach!) finisse per provocare un'emorragia di pubblico e invece sono venuti in tanti per la presentazione di 'In terra consacrata' a Castellammare del Golfo, dove ero ospite della rassegna ParoleAmare. Grazie a tutti!

venerdì 14 agosto 2009

cartello autografo di Bradbury

Surreale cartello nel negozio di bordo del traghetto per Palermo. Però, perlomeno, il settore libri è molto ben fornito

giovedì 6 agosto 2009

Scarpa(te) alla Salma

Finalmente Tiziano Scarpa ha perso il suio aplomb. La sobrietà con cui aveva eroso il vantaggio dichiarato della Salma era stato ammirevole e così il fatto di non ricorrere a buffonate para-mediatiche per vestire i panni del salvatore della letteratura italiana sventolando a destra e sinistra lo spettro della Civilità della Paura o intossicando l'auditorio con i suoi incubi di bambino. Zitto zitto, forte del lavorio sommesso di Einaudi e del peso della corazzata Mondadori, si è portato a casa il bottiglione di liquore e un numero 'n' di copie vendute lasciando la Salma e il suo funereo piglio con un palmo di voto.
Scarpa, insomma, ha sbroccato e ha mandato la Salma a quel paese, una volta e per tutte. Ecco come, secondo l'intervista a Vanity Fair anticipata da Repubblica:

Le polemiche sul premio Strega non finiscono mai. Nemmeno quando è stato proclamato un vincitore, seppure di un soffio, anzi di un voto. A Tiziano Scarpa, primo arrivato, il 2 luglio, nella gara letteraria più prestigiosa d´Italia, con il suo Stabat mater (Einaudi), il fatto che Antonio Scurati (Il bambino che sognava la fine del mondo, Bompiani), al secondo posto, fosse stato sempre considerato il candidato favorito, anzi il vincitore in pectore, non è andata giù.
E senza peli sulla lingua lo dice in una intervista su Vanity Fair di questa settimana: «Ho capito che lo Strega non è una questione di copie che vendi in più. E´ una questione di potere» esordisce Scarpa: 119 voti a lui e 118 a Scurati: «Il giorno dopo essere entrato in cinquina» continua lo scrittore « era come se il libro di Scurati avesse già la fascetta del vincitore. La casa editrice ci aveva investito molto: pubblicità, recensioni sui giornali». Scurati si era autocandidato dopo la rinuncia di Daniele De Giudice, indicato come numero uno del 2009, con l´obiettivo dichiarato di combattere lo strapotere delle case editrici.
Una procedura scorrettissima, secondo Scarpa, se a questo si aggiunge il fatto che Scurati è anche uno dei votanti dello Strega. E, visto che lo Strega è un "affare" (copie, notorietà), Scarpa definisce Scurati «un vero caso mediatico: la costruzione di un intellettuale e di un autore pop attraverso una strategia propagandistica e pubblicitaria che va avanti da anni». Avrebbe usato tutte le armi in suo possesso (dirige una collana per Bompiani, insegna allo Iulm, collabora con prestigiose testate) «per ottenere un riscontro di popolarità...perché popolarissimo non è». Però, vista la sua capacità di persuasione, conclude Scarpa «dovrebbero farlo segretario del Pd».

lunedì 3 agosto 2009

In Campidoglio Norimberga come Auschwitz

In Campidoglio non hanno le idee molto chiare su cosa accadde a Norimberga. Commentando la commercializzazione della pillola RU486, Novella Luciani, delegato del Sindaco Alemanno alla vita, paral di "vittoria della Norimberga farmaceutica che si appresta a spacciare il primo veleno per la vita nascente". Nom gfa meglio l'opposizione che per bocca del consigliere regionale Alessio D'Amato (Pd) afferma che "è legittimo dissentire, ma parlare di 'Norimberga farmaceutica' da parte di chi dovrebbe rappresentare l'Amministrazione comunale capitolina e' un fatto che testimonia il totale disprezzo per le istituzioni e per la comunita' scientifica". Più che altro siamo di fronte a un totale disprezzo per la storia, per una volta sia da destra che da sinistra.