Abbiamo deciso di provarci anche noi: la riffa del Chigi One. Copieremo agli americani anche questa: l'usanza, a bordo dell'Air Force One, di mettere 20 dollari l'uno e fare una lotteria volante. Funziona così: i giornalisti al seguito del presidente e gli uomini del Servizio Segreto (l'imponente scorta del capo di stato americano) prendono una banconota, vi scrivono su il proprio posto a sedere e la infilano in un improvvisato bussolotto. Un'assistente di volo, poi, estrae una banconota e il fortunato cui corrisponde il numero si porta a casa la posta: in media 800-900 dollari. Tra i vincitori c'è stato anche un italiano, quel Gianpiero Gramaglia che oggi dirige l'Ansa e che all'epoca in cui era capo dell'ufficio di Washington seguiva il presidente - chiunque egli fosse - in ogni dove. Solo che lui, a sorpresa, si è lasciato andare a un colpo di classe: ha donato la vincita al fondo che era stato istituito per i familiari di un agente della scorta del presidente che pochi giorni prima era rimasto ucciso in un incidente stradale. E così noi italiani ci siamo fatti riconoscere anche a bordo dell'Air Force One.
Per quelli che la Farnesina il progetto è appena abbozzato. Questa sera, di ritorno da una stremante missione a Washington, proveremo a fare la nostra piccola riffa sull'A320 di stato. Dieci euro invece di 20 dollari e sicuramente una posta molto più bassa. Bisogna vedere in quanti accetteranno di partecipare, ma se persino quelli del Servizio Segreto (che non brillano per elasticità) fanno uno strappo...
Per quelli che la Farnesina il progetto è appena abbozzato. Questa sera, di ritorno da una stremante missione a Washington, proveremo a fare la nostra piccola riffa sull'A320 di stato. Dieci euro invece di 20 dollari e sicuramente una posta molto più bassa. Bisogna vedere in quanti accetteranno di partecipare, ma se persino quelli del Servizio Segreto (che non brillano per elasticità) fanno uno strappo...
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