Due Madri - il booktrailer - in libreria dal 14 aprile

lunedì 25 gennaio 2010

Notizie per le quali vale la pena fare questo mestiere


HAITI: BIMBO INGLESE DI 7 ANNI IN BICI RACCOGLIE 100MILA STERLINE

(AGI) - Roma, 25 gen. - Un bambino inglese di sette anni e' riuscito da solo a fare di piu' per Haiti di molte Ong britanniche messe insieme. Charlie Simpson ha utilizzato la piattaforma web 'JustGiving' per organizzare una raccolta fondi per i terremotati. Il suo obiettivo era mettere insieme 500 sterline e per riuscirci si era lanciato in quella che per lui era una vera impresa: "almeno dieci giri" di South Park, nel quartiere londinese di Fulham. "Sponsorizzatemi" aveva scritto nella letterina pubblicata sul sito e in tantissimi hanno raccolto il suo appello, tanto che in pochi giorni ha messo insieme piu' di 105mila sterline. Sul blog che accompagna la raccolta fondi si susseguono le donazioni e i commenti entusiastici per l'impresa di questo piccolo rosso di capelli e ricco di intraprendenza. E' stato lui, hanno raccontato i genitori, ad avere l'idea. Le immagini della devastazione di Haiti trasmesse in tv lo avevano sconvolto e aveva deciso di fare qualcosa. "Voglio raccogliere soldi per comprare cibo, acqua e tende" ha scritto sul sito, "faro' il maggior numero di giri in bicicletta intorno al parco (spero di riuscire a farne almeno 10!), per favore sponsorizzatemi e tutto il vostro denaro andra' all'Unicef". Il fondo Onu per l'infanzia ha definito quella di Charlie "un'iniziativa esemplare" e persino Downing Street ha reso omaggio alla generosita' del bambino dicendosi "sbalordita" dal successo della sua iniziativa. (AGI)

Chi volesse donare può farlo qui

sabato 23 gennaio 2010

Giovani, carini e scrittori

Silvia Avallone ancora non lo sa, ma il suo libro sarà il caso editoriale della prossima primavera. Forse qualcuno in Rizzoli glielo ha detto, magari quella sera stessa che un editor l'ha chiamata per dirle che il suo libro era piaciuto tantissimo e che doveva correre a Milano per firmare il contratto. Io il suo 'Acciaio' non l'ho letto, ma mi riprometto di farlo non appena avrò finito 'L'isola di Arturo' e 'Accabadora'. A essere il lista dopo la Morante e la Murgia, un'esordiente ci può pure stare, ma va da sé che Silvia la sua battaglia l'ha già vinta, a prescindere del posto che occuperà sul mio comodino. Perché se mi metterò su questo tomo di più di 300 pagine che parla di un'acciaieria di Piombino e della dura vita di due adolescenti, vuol dire che qualcosa mi ha convinto. Forse quel fenomeno nuovo nato con Paolo Giordano e al quale qualcuno, presto o tardi, finirà per appioppare un'etichetta. Magari 'Giovani, carini e scrittori'.
Silvia vive un sogno. Perché scrivere il primo romanzo ed essere chiamati dalla Rizzoli per pubblicarlo, finire sul divano della Dandini (detto così suona male, ma è una metafora giornalistica, dài!) e su Tuttolibri de La Stampa tutto nella settimana di uscita e a soli 25 anni... beh, se non è un sogno questo! O almeno è il sogno di chiunque abbia dedicato tempo, energia, risorse a un romanzo e poi lo lanci nel vuoto siderale delle case editrici nella speranza che il suo debole segnale venga captato da intelligenze superiori.
Per la verità sulle intelligenze superiori alla Rizzoli - dopo che hanno fatto uscire un romanzo che ha lo stesso titolo del mio 'Il Corruttore' e lo stesso lettering di copertina - avrei ragione di nutrire qualche dubbio, ma ho la convinzione che con 'Acciaio' possano averci visto giusto. Non per merito loro, per carità, ma perché qualche giorno prima della comparsata a 'Parla con me' e prima ancora del pezzo di Tuttolibri, la mia amica Alba Donati mi ha mandato un messaggio su Facebook intimandomi di leggere 'Acciaio' "perché è bellissimo".
Era successo anche con 'La solitudine dei numeri primi': chi l'aveva letto mi diceva che era bellissimo. Ma a colpirmi era soprattutto il fatto che con un libro fosse nata una stella pop. C'avevano già provato con Melissa P., ma lì era chiaro che il mix "ragazzina carina-perversa/romanzo di formazione" era taroccato come un dvd a via Sannio ed era passato poco prima che fosse additato come un bluff editoriale. Invece con Giordano è venuta fuori davvero una stella del pop. Ho visto con i miei occhi - in una casa editrice che non è la Mondadori - una sua foto appesa allo schermo del pc di una giovane addetta stampa. Se in Italia la lettura fosse un fenomeno di massa, Giordano sarebbe idolatrato come Zac Efron. E perché non dovrebbe esserlo? E' giovane, è carino ed è uno scrittore di talento. Tutte caratteristiche che ha anche Silvia Avallone: giovane, carina e - credo sulla parola alla Dandini e a Giovanni Tesio - di talento.
Nella sfera di cristallo posso vedere Virzì che trasforma 'Acciaio' in un film di successo (lo ha già fatto con la Murgia da cui ha tratto 'Tutta la vita davanti') e la Rizzoli che carica la Avallone sul carro dello Strega e punta al riscatto dopo troppi anni di fame e silenzio.
Ma soprattutto Giordano e la Avallone hanno sfatato un mito: che per essere scrittori sia necessario essere bruttarelli, con un incarnato tendente alla bile; abbigliati come degli sciamannati e nel complesso parecchio sfigati. E' grazie a loro se presto o tardi sessere scrittori di successo sarà fico quanto essere un attore o un cantante di successo. Sara' grazie a loro se un giorno saranno di più i venticinquenni che ambiscono a presentare il proprio libro sul divano della Dandini di quelli che sognano di entrare nella casa del Grande Fratello. Purchè, prima di mettersi a scrivere, siano disposti a leggere e parecchio!

venerdì 22 gennaio 2010

Sempre perchè "è uno sporco lavoro"...

NASA: COCAINA IN HANGAR SHUTTLE, TEST ANTIDROGA PER TUTTI
(AGI) - Houston, 22 gen. - C'e' chi in orbita ci va con la cocaina. Al Kennedy Space Center della Nasa in Florida, nell'hangar dello shuttle Discovery, che sara' lanciato nello spazio il prossimo marzo, e' stato trovato un sacchetto pieno di "polvere bianca". Poiche' all'area hanno accesso solo 200 dipendenti questi saranno tutti sottoposti al test anti-droga.

sabato 16 gennaio 2010

L'uomo che non meritava l'oud

Io non so suonare. Non ho mai suonato. Ho provato qualche lezione di chitarra, ma da ventisette anni sta in un angolo di quello che ora è lo studio di casa dei miei a prendere polvere. Mio figlio qualche tempo fa l’ha presa in mano con una smorfia e ha provato un accordo. Alla terza nota il mi cantino è partito come una fionda e gli ha scombinato il ciuffo da rocchettaro che sfoggia già a dieci anni.
No, suonare non fa per me. Ascolto musica praticamente ventiquattr’ore su ventiquattro, ma di suonarne non se ne parla. Eppure sono affascinato dagli strumenti. Da Feltrinelli – che un tempo vendeva solo libri, ma dove ora mancano solo ortaggi e buste di latte – mi fermo a guardare chitarre, batterie elettrice, flauti, violini e trombe low-cost per chi, come vorrei tanto fare io, volesse cimentarsi senza fare un mutuo per comprare un oggetto destinato con ogni probabilità a marcire nell’angolo dello studio. Mi affascinano la tensione delle corde, la precisione dei pistoni, l’ottone delle chiavi, la lucentezza delle casse armoniche.
Se mi capita di ascoltare uno strumento che non conosco mi piace saperne di più, scoprirne la storia. Da qualche tempo mi sono appassionato all’oud. E’ successo a Beirut, dove ogni angolo di strada è pieno di questo suono remoto eppure familiare, che solletica subito ricordi da Mille e una Notte e finisce per sprofondare in un’atmosfera così lasciva che a rigor di logica dovrebbe mandare ai matti i fondamentalisti islamici.
E’ uno strumento fantastico da ascoltare e bellissimo da guardare; una specie di chitarrone bombato con undici corde disposte fitte come quelle di un’arpa. Una di quelle cose che, se avessi un minimo di confidenza con gli strumenti a corda (e non solo), mi piacerebbe saper suonare.
O almeno possedere.
Per questo quando al mercato di Istanbul ne ho visto uno bellissimo, addirittura amplificato, ho subito pensato che doveva essere mio. L’ho preso e soppesato, l’ho imbracciato – male, come si imbraccia una Fender, suscitando l’ilarità del padrone della bottega che mi ha mostrato la postura corretta, alto fin quasi a toccare il mento, la testa china come a riflettere profondamente sul suono che se ne ricava. Il mercante, un turco tracagnotto e baffutissimo di quelli che si trovano solo nelle vignette, ha pizzicato un po’ le corde e quel suono mi ha subito riportato ai giorni di Beirut.
“Quanto?” ho chiesto. “Centocinquanta euro” ha sparato. Non bisogna necessariamente vivere al di sotto di Napoli per sapere che il mercato di Istanbul è il luogo della contrattazione per antonomasia, così mi sono messo a tirare sul prezzo, fino a raggiungere quota 50 euro. Magari era una sòla lo stesso, ma era comunque un bell’oggetto e mi sarebbe piaciuto averlo in casa. Ho cercato il portafogli, ma non l’avevo: era affidato allo zainetto blindato che mia moglie teneva saggiamente stretto a sé. Sono andato da lei e le ho detto di darmelo. E le ho spiegato perché mi serviva .
Da dov’era – una bottega di scarpe fatte a mano a poca distanza – ha guardato il mio oud e poi me. “Dove lo mettiamo?” ha chiesto con il suo consueto, spiazzante spirito pratico.
“Un posto glielo troviamo” ho detto stringendomi nelle spalle. “Sì, ma dove?”. Ho sparato un posto a caso. “C’è già il pugnale che hai portato dall’Arabia Saudia” ha risposto. Ne ho buttato là un altro. “Ci sta la scacchiera del mahjong che hai preso a Pechino”. Ho fatto un elenco di posti, ma erano tutti occupati dagli oggetti più o meno bizzarri che riporto dalle mie trasferte. “Ma hai visto quanto è grosso?” ha protestato mia moglie. L’ho guardato ed effettivamente anche attaccandolo a muro sarebbe stato come piazzare una zucca gigante su una parete. Istintivamente abbiamo guardato mio figlio, il chitarrista. “Toglietevelo dalla testa” ha detto, “suono già l’acustica, l’elettrica e la classica e a imparare a suonare quell’affare non ci penso neppure”. Sono andato dal mercante e con un’espressione afflitta ho cercato di spiegargli che ero costretto a rinunciare.
Abbiamo continuato la passeggiata, ma avevo sempre il pensiero all’oud. E’ vero, non avremmo avuto dove piazzarlo, ma…
Mi sono fermato e i miei mi hanno guardato con curiosità. “Io vado a comprarlo lo stesso” ho annunciato, “quello è il mio oud”. Mia moglie ha sorriso come fa quando vuole farmi capire che tanto sapeva che sarebbe andata così . “Va’, allora, sbrigati”.
Sono tornato dal mercante con i miei cinquanta euro. “Lo prendo” gli ho detto con un sorriso. Ma lui è rimasto serio. “Non te lo vendo più” ha detto. “è venuta mia moglie e mi ha detto che il prezzo che ti facevo era troppo basso. E siccome in casa mia funziona come in casa tua, devo fare quello che dice lei”. Sono rimasto interdetto. Mi stava prendendo per il culo! Stava facendo dell’ironia turca! “Non sono andato a chiedere il permesso a mia moglie” ho protestato, “abbiamo solo discusso di dove avremmo messo quell’affare”. Lui si è liberato del problema con una scrollata di spalle. “Tanto non te lo vendo” ha ripetuto, “non a uno che prende ordini dalla moglie. Va’ a comprarle le scarpe fatte a mano”.
Non potevo crederci. “E domani lo venderò per quaranta euro al primo che me lo chiederà” ha detto quando gli ho voltato le spalle con indignazione.
Vedendomi arrivare senza lo strumento i miei sono rimasti stupiti. E ancora di più quando gli ho raccontato com’era andata. Poi mia moglie è scoppiata a ridere e mio figlio è stato l’unico a sospirare di sollievo: gli sarebbero stati risparmiati gli sguardi accusatori perché si ostinava a non voler imparare a suonare l’oud.

martedì 5 gennaio 2010

...ma qualcuno deve pur farlo

Ho scoperto di non essere stato il solo a compilare un elenco delle notizie più assurde del 2009. James Hansen, noto per un lavoro rispettabilissimo di rassegna stampa britannica che svolge a beneficio dei giornalisti italiani (e non solo) è editore di un popolare "notiziario dell'assurdo" in Internet. Il sito, Essential News, raccoglie quelle bizzarrie tanto amate dalla stampa anglosassone che invece vengono scartate nelle redazioni latine perché poco "dignitose"e spesso alquanto volgari. Domina la particolare attenzione dei lettori per gli animali e per gli aspetti della fisiologia umana legati alla riproduzione. Quando i fattori coincidono - come per esempio nella notizia "Evirato da procione!", che riguarda un mal riuscito tentativo di coinvolgere una creatura selvatica in un atto di sesso orale -i livelli di lettura raggiungono picchi particolarmente marcati.
Spicca soprattutto l'attenzione ai temi "alti", come per esempio: l'Entomologia ("Ragni grandicome camion"), l'Economia ("Crolla mercato per tette nuove"), la Medicina ("Aveva un abetenel polmone"), il Diritto ("Sfiducia suo legale con feci"), la Matematica ("Gli avanzano 14 kg di pelle")e molte altre discipline ancora. Ad ogni modo questa è la sua classifica delle notizie più lette sul sito nel 2009.
1 -- Gatto più brutto dell'universo! (NUMBER ONE!!) 2 -- Culo grosso? E' tutta salute! 3 -- Epidemia di tette grosse 4 -- Cane partorisce mutante umano5 -- Bestia schifosa! Porcospino calvo6 -- Special: Gatto con le ali7 -- Evirato da procione!8 -- Bestiale! Nato uomo capra!9 -- Cane più piccolo del mondo!10 - Aveva un abete nel polmone11 - Lenin con buco al culo!12 - I panda hanno rotto i coglioni!13 - Pipistrelli si fanno pompini!14 - Ragni grandi come camion15 - Faraone per felino sfinge16 - Seghe cura per febbre da fieno17 - Fotografata la mano di Dio!18 - Pornodiva dà tette in affitto19 - Afflitta da dolore misterioso...20 - Messa incinta dalla piscina!21 - 'Vedova nera' stupra 10 uomini22 - Ascelle al gusto cacio e cipolla23 - Che coca, era sesso orale!24 - Ballo vietato per 'frattura di pene'25 - Capra stuprata e strangolata26 - Segretaria castra capo27 - Sfiducia suo legale con feci28 - Gli avanzano 14 kg di pelle29 - Ratto grande come un cane!30 - 'Basta dire no' a pecore31 - Crolla mercato per tette nuove32 - Fa saltare pene al fidanzato33 - Parcheggiare sui cadaveri34 - Orinatoio da borsa per donne35 - Sesso equino, 3 anni di galera36 - Multa per sesso con parchimetro37 - Otto anni se non gli si rizza38 - 'Dammi un bacio vero...'39 - Stupra uomo 'per sbaglio'40 - A scuola di sega iberica

domenica 3 gennaio 2010

E' uno sporco lavoro...

Iraq, Medio Oriente, Afghanistan, Iran, Corea del Nord... Obama, Onu, Fao... uno può anche sentirsi fico a star dietro a tutti questi casini, ma le notizie che nel 2009 hanno veramente giustificato la fatica di fare questo mestiere sono queste:

NEPAL: PANTALONI SENZA TASCHE PER AGENTI DOGANA, "COSI' NON PRENDONO MAZZETTE"

OSLO: FACEVA SESSO CON FIDANZATA A 130 KM/H, MULTATO

BRASILE: DETENUTI SI FANNO PORTARE CELLULARI IN PRIGIONE CON PICCIONI VIAGGIATORI

USA: AMAZON FA SPARIRE DA LETTORI DI E-BOOK COPIE DI '1984' DI ORWELL

CANADA: BIMBO DI UN ANNO CHIAMA PER ERRORE LA POLIZIA CHE ARRESTA IL PADRE, COLTIVAVA MARIJUANA

ODISSEA BIMBO IN MONGOLFIERA TIENE AMERICA INCHIODATA ALLA TV, MA ERA UNA FARSA

ANARCHICI GRECI BRUCIANO EDICOLA DI UN'ANZIANA, POI SI PENTONO E PAGANO

GB: SCIENZIATO DISPERATO, DONAN DELLE PULIZIE BUTTA NELLA PATTUMIERA LA SUA COLLEZIONE DI CACCHE DI LUCERTOLA

HONG KONG: GIORNALISTA SI COMMUOVE IN DIRETTA TV PER CROLLO AZIONI HSBC

VINCE IL CONCORSO PER IL LAVORO PIU' BELLO DEL MONDO, MA VIENE URTICATO DA MEDUSA LETALE

GB: SCANDALO RIMBORSI TRAVOLGE DEPUTATO, CONTRIBUENTI PAGARONO ANCHE UNA CASETTA PER VOLATILI CHE "AGLI UCCELLI NEMMENO PIACEVA"

GUARDIANO DI MUSEO SALVA LA COLLEZIONE DI 200 PAIA DI SCARPE DI IMELDA MARCOS DALL'INDONDAZIONE DI MANILA

CINA: INTERVISTATA DALLA TV DI STATO BIMBA DI SEI ANNI DICE DI VOLER ESSERE DA GRANDE "UN FUNZIONARIO CORROTTO PER AVERE TANTE COSE"